Funerale sostenibile: compostaggio umano, un tutt’uno con la terra

Nel panorama attuale, l’attenzione al rispetto ambientale è diventata una necessità e anche il funerale può essere green e sostenibile

Fra queste, la pratica che prende il nome di “compostaggio umano” prevede che la salma diventi una cosa sola con la natura, trasformandola in terriccio. Per ora, è possibile farlo solo negli Stati Uniti e in Svezia.

Come avviene questo innovativo metodo di sepoltura?

Il processo per rendere un funerale sostenibile è molto semplice:  il corpo viene posto in container riscaldati e riempiti di trucioli di legno, erba medica e paglia, impiegati per ricoprire la salma. Gli agenti naturali intervengono nel processo di decomposizione trasformerà il cadavere in una sostanza fertilizzante. 

Il processo può avvenire anche tramite bare di materiale biodegradabile prodotte con impatto ambientale minimo: questa soluzione contribuisce alla salute del suolo, neutralizzando le sostanze tossiche e convertendole in nutritive, rilasciate poi nel terreno. 

Dopo circa un mese i resti possono essere sparsi nella natura e impiegati nella concimazione dei terreni, e per far fiorire piante e alberi.

Vantaggi

Fra i vantaggi troviamo sicuramente l’impatto ambientale, riducendo l’emissione di anidride carbonica che comporta la cremazione.

L’inumazione può inquinare il terreno con le sostanze utilizzate per preservare il corpo, mentre per la produzione di bare è necessario abbattere alberi. Nella bara si trova anche la presenza di materiali non biodegradabili come vernici, plastica e metalli.

Inoltre, questa tecnica, permette di risparmiare spazio nei cimiteri che si trovano al completo, dove quello  per  le nuove inumazioni scarseggia e la presenza di nuove salme diventa un problema.

Controversie

Tuttavia, non sono mancate polemiche e voci contrarie: secondo alcuni gruppi cattolici sarebbe lesivo della dignità del defunto. Inoltre, seppur la Chiesa riconosca la cremazione in casi necessari, come ad esempio per ragioni sanitarie, afferma che le esequie devono comunque rimanere all’interno di un cimitero.

In conclusione, avere un funerale sostenibile è possibile grazie alla tecnica del compostaggio umano. Si tratta sicuramente di una scelta fuori dal comune, ma anche sensibile ai cambiamenti che sta subendo il nostro pianeta dal punto di vista climatico e ambientale, ideale per chi si interessa di certe tematiche sempre più attuali.

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